1 Premessa
Il Codice Etico è un documento ufficiale che contiene l’insieme dei doveri e delle responsabilità che il CSC Centro Servizi Impresa Srl di Castel Goffredo (di seguito Centro Servizi Impresa o CSC o Centro) attribuisce a tutti coloro che operano al suo interno e che sono, quindi, “portatori del suo interesse” (Soggetti Apicali e Sottoposti).
1.1 Destinatari
Il Centro Servizi Impresa di Castel Goffredo adotta e diffonde il presente Codice Etico, a cui sono tenuti a conformarsi i Soggetti apicali, i Sottoposti dell’azienda e in generale qualsiasi altro soggetto che agisca in nome e per conto della stessa.
1.2 Missione aziendale e principi etici generali La Società ha come oggetto l’esercizio dell’attività di ricerca tecnologica, organizzativa, gestionale ed il trasferimento delle innovazioni, nonché la prestazione di assistenza tecnica, organizzativa, formativa, gestionale e di mercato connessa alla gestione, sviluppo e rinnovamento delle imprese.
In particolare, anche se non in forma esaustiva e comunque direttamente relazionati al fine sociale possono essere svolti i seguenti servizi:

– acquisizione, diffusione ed applicazione di nuove tecnologie;
– promozione e/o lo sviluppo di progetti di ricerca scientifica e tecnologica;
– sperimentazione tecnica e aggiornamento nel campo delle tecniche gestionali;
– espletamento di studi e ricerche di mercato, l’approntamento di cataloghi, la predisposizione di qualsiasi altro mezzo promozionale ritenuto idoneo;
– supporto nello sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese;
– realizzazione di attività formative per le imprese;
– controllo qualitativo e prestazione delle relative garanzie per i prodotti, in particolare afferenti al settore tessile.

La società ha inoltre per oggetto la gestione, sia in proprio che con partecipazioni esterne, di qualsiasi tipo di licenza, concessione e simili, la compravendita di aziende commerciali, il pagamento e/o l’incasso di royalties, la gestione di joint-ventures, franchising, la stipula di tipologie similari di accordi e/o collaborazioni con terzi, sia in Italia che all’estero (sia in conto proprio che per conto altrui).

La Società potrà compiere tutti gli atti occorrenti, ad esclusivo giudizio dell’Organo Amministrativo, per l’attuazione dell’oggetto sociale e così fra l’altro:
– l’acquisto, la conduzione, l’affitto e la vendita di immobili ed aziende commerciali, agricole,
agro-forestali ed industriali;
– l’attività di factoring in qualità di cedente;
– l’attività finanziaria, con l’esclusione della raccolta di risparmio tra il pubblico sotto qualsiasi forma, ai sensi dell’art.2 del D.L. 12.03.1936 n. 375 nonché con l’esclusione delle attività per le quali è prevista l’iscrizione nell’elenco tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi del D.L. 03.05.1991 n. 143 e comunque nel rispetto dei limiti previsti dall’art.113 del D.L.
01.09.1993 n. 385 ed in particolare:

a) la compravendita ed il possesso (non ai fini del collocamento) di titoli italiani ed esteri, pubblici e privati, di azioni ed obbligazioni;
b) l’assunzione, in Italia o all’estero (non ai fini del collocamento) di quote, partecipazioni ed interessenze in altre società, Enti, Consorzi o raggruppamenti di imprese commerciali, industriali e di servizi, il coordinamento tecnico, gestionale e finanziario delle società od enti ai quali partecipa, a cui favore potrà prestare garanzie personali o reali, effettuare
finanziamenti e svolgere la funzione di Tesoreria.

-il ricorso a qualsiasi forma di finanziamento con istituti di credito, società e privati, concedendo le opportune garanzie reali e personali;
-la concessione di fideiussioni, avalli e garanzie reali a favore di terzi o di altre società;

Le attività elencate nell’art. 106 del D.L. 1/9/1993 N. 385 e negli articoli 2, 3 e 4 del decreto Ministero del Tesoro del 6/7/1994 potranno essere esercitate non nei confronti del pubblico e non in via prevalente.

L’attività del CSC è orientata al rigoroso rispetto delle leggi e dei regolamenti.

1.3 Contenuti del Codice Etico

Il presente Codice si compone, oltre alla premessa in cui sono espressi la missione aziendale e i principi etici generali, di quattro parti rispettivamente dedicate a:
Rapporti con i terzi – vengono dettate le regole di condotta nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, con la clientela e i fornitori, con le Autorità di Vigilanza ed il Nucleo Regionale di monitoraggio, con la concorrenza, con organizzazioni non governative, religiose, non profit nonché le regole di condotta nel trattamento delle informazioni.
Rapporti interni all’Azienda – vengono dettate le regole di condotta relative ai comportamenti e alle relazioni all’interno del CSC.
Diffusione e aggiornamento del Codice Etico – vengono previste la diffusione e l’aggiornamento del Codice.
Sanzioni – viene richiamato l’apparato sanzionatorio previsto dal Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori e dal Regolamento Disciplinare Aziendale, applicabile in caso di violazione del Codice.

2 Rapporti con i terzi
2.1 Condotta nei rapporti con la Pubblica Amministrazione
I rapporti istituzionali con Autorità ed Enti pubblici volti alla rappresentazione e tutela degli interessi del CSC sono riservati esclusivamente alle funzioni competenti e vanno esercitati in maniera trasparente, rigorosa e coerente, evitando atteggiamenti dai quali possano dedursi tentativi di influenzare impropriamente e/o indebitamente l’attività e le opinioni delle
medesime Autorità ed Enti pubblici.
Nel caso si intraprendano rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione, ivi compresa la partecipazione a gare pubbliche, è necessario operare sempre nel rigoroso rispetto della legge.
In particolare, non è consentito:
· promettere o dare denaro ovvero altra utilità a pubblici ufficiali, e/o incaricati di pubblico servizio, per promuovere o favorire gli interessi del CSC;
· presentare dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omettere informazioni per conseguire un vantaggio o nell’interesse del Centro;
· utilizzare contributi, finanziamenti o altre erogazioni comunque denominate, concesse all’Azienda dallo Stato, da un Ente Pubblico o dall’Unione Europea per scopi diversi da quelli per i quali gli stessi sono stati assegnati;
· alterare in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico della Pubblica Amministrazione o intervenire illegalmente con qualsiasi modalità sui dati, informazioni e programmi in esso contenuti o ad esso pertinenti, al fine di conseguire un ingiusto profitto ai danni della Pubblica Amministrazione.
Inoltre, chiunque riceva direttamente o indirettamente proposte di benefici da parte di appartenenti della Pubblica Amministrazione deve riferirne tempestivamente al proprio superiore o, se collaboratore, al proprio referente aziendale nonché segnalarlo all’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001 secondo le modalità previste.
2.2 Condotta nei rapporti con la clientela e i fornitori
Deve essere perseguita una condotta improntata alla cortesia, alla trasparenza, alla correttezza ed all’efficienza, mantenendo un atteggiamento professionale leale e collaborativo nei riguardi del cliente, che deve in particolare essere posto in condizioni di assumere decisioni consapevoli e informate.
Nell’avviare relazioni commerciali con nuovi clienti e nella gestione di quelli esistenti è necessario evitare di:
· intrattenere rapporti con soggetti implicati in attività illecite, ad esempio connesse al traffico di armi o di sostanze stupefacenti, al riciclaggio, al terrorismo, e, in ogni caso, con persone prive dei necessari requisiti di serietà ed affidabilità
commerciale;
· finanziare attività volte alla produzione e commercializzazione di prodotti altamente dannosi per l’ambiente e la salute;
· mantenere rapporti finanziari con persone o organizzazioni che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano e contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona (ad es. sfruttando il lavoro minorile, favorendo il turismo sessuale, ecc.).
Il CSC considera i fornitori come collaboratori funzionali ad accrescere l’efficienza e l’efficacia della sua attività.
Il comportamento verso i fornitori deve essere improntato:
· alla massima trasparenza, onestà e puntualità;
· alla equità e alla correttezza, considerando ogni fornitore con attenzione e imparzialità, astenendosi da qualsiasi pressione, reale o apparente, tendente ad ottenere “trattamenti di favore” o altri privilegi. A tal fine nessuno può accettare
regali, omaggi, ad esclusione di materiale promozionale o di beni di modico valore;
· alla non esclusività del rapporto che garantisce all’Azienda l’accesso alle migliori condizioni di mercato e la migliore qualità al prezzo più conveniente;
· alla preferenza accordata a Fornitori Soci e Clienti in caso di parità di condizioni proposte.
Nell’ipotesi in cui i potenziali fornitori siano parenti o affini di Soggetti apicali o di Sottoposti le loro offerte commerciali devono essere valutate con i medesimi criteri adottati per gli altri fornitori.
2.3 Condotta nei rapporti con le Autorità Giudiziarie
I rapporti con le Autorità Giudiziarie sono improntati alla massima collaborazione e trasparenza. Le dichiarazioni richieste – se dovute – vanno rese in maniera corretta e veritiera.
2.4 Condotta nei rapporti con le Autorità di Vigilanza e la Società di Revisione I rapporti con le Autorità di Vigilanza ed il Nucleo Regionale di monitoraggio sono improntati alla massima collaborazione, dovendo in ogni caso evitare di ostacolarne l’attività e sono svolti preservando, nelle relazioni intrattenute con le stesse, corretti ambiti di reciproca indipendenza, evitando ogni azione o atteggiamento che possa essere interpretato quale tentativo di influenzarne impropriamente le decisioni.
2.5 Condotta nei rapporti con la concorrenza
Il CSC individua nella concorrenza lo stimolo al costante miglioramento delle qualità dei prodotti e servizi offerti alla clientela. Il comportamento verso le società concorrenti deve esprimere correttezza e rispetto, astenendosi da giudizi denigratori o lesivi della loro reputazione ed immagine.
2.6 Condotta nei rapporti con organizzazioni non governative, religiose, non profit Il CSC considera il “mondo” del volontariato nelle sue diverse forme organizzative come una ricchezza sociale, espressione di valori umani, culturali e religiosi che condivide e verso i quali esprime una costante attenzione e sostegno.
La responsabilità della relazione con suddetti enti spetta al Consiglio di Amministrazione e alla Direzione e il comportamento verso queste organizzazioni deve esprimere:
· spirito di collaborazione che renda evidenti ed espliciti gli obiettivi da perseguire e i principi da salvaguardare;
· correttezza, serietà e trasparenza nella valutazione delle proposte e richieste, pervenute dai suddetti enti e nell’indicazione dei criteri di selezione adottati.
2.7 Condotta nel trattamento delle informazioni
Tutti coloro che, per posizione e ruolo ricoperto, vengono a conoscenza o dispongono, di informazioni privilegiate o comunque riservate, sono tenuti alla seguente condotta:
· rispetto della massima riservatezza con riferimento a informazioni di carattere confidenziale o privilegiato, riguardante la clientela ed il Centro;
· divieto di utilizzo, nell’interesse proprio o di terzi, delle informazioni di carattere confidenziale o privilegiato di cui al precedente punto;
· divieto di divulgazione delle informazioni di cui al punto precedente a terzi all’interno o all’esterno del Centro, salvo il caso in cui tale comunicazione sia necessaria per l’adempimento dei compiti affidati;
· divieto di comunicazione a terzi o sfruttamento a vantaggio proprio o del Centro di
informazioni finanziarie rilevanti se non dopo che tali informazioni siano state rese pubbliche;

3 Rapporti interni al Centro
3.1 Compiti e responsabilità
I Soggetti apicali e i Sottoposti sono tenuti a prestare con diligenza, competenza e lealtà la propria attività, investendo in maniera adeguata le proprie risorse ed il proprio tempo nello svolgimento delle proprie attività, ed astenendosi dal promuovere, o comunque prendere parte, ad iniziative che li pongano in situazioni di conflitto di interessi, per conto proprio o di terzi.
Ciascuno dei soggetti sopra indicati è tenuto in particolare a:
· evitare ogni situazione che possa condurre a conflitti di interesse con il CSC o che possa interferire con la capacità di assumere decisioni imparziali;
· attenersi ai principi della riservatezza nella gestione delle informazioni acquisite nello svolgimento delle proprie attività, divulgandole solo secondo le procedure aziendali e nel rispetto della normativa vigente evitando ogni comportamento che possa, direttamente o indirettamente, causare fenomeni di insider anche da parte di terzi;
· rispettare e salvaguardare i beni di proprietà del CSC e impedirne l’uso fraudolento;
· evitare che la situazione finanziaria personale possa avere ripercussioni sul corretto svolgimento delle proprie mansioni;
· non sollecitare o accettare, per sé o per altri, raccomandazioni, trattamenti di favore, doni o omaggistica eccedente il modico valore o comunque le normali prassi di cortesia o altra utilità che possano compromettere la loro indipendenza di giudizio e la correttezza operativa. Nel caso in cui vengano offerti omaggi di non modico valore, deve essere informato l’Organismo di Vigilanza;
· assumere decisioni basandosi sui principi di sana e prudente gestione, valutando in modo oculato i rischi potenziali;
· evitare ogni forma di discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose;
· segnalare all’Organismo di Vigilanza, eventuali situazioni o istruzioni ricevute contrastanti con la legge, i contratti di lavoro, la normativa interna o il presente Codice Etico;
· collaborare allo scopo di assicurare la corretta rendicontazione di ogni fatto di gestione e custodire, secondo criteri idonei di agevole reperibilità, la documentazione di supporto dell’attività svolta. Ogni operazione e transazione deve essere correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua.

3.2 Condotta negli adempimenti societari
I Soggetti apicali che, per posizione e ruolo ricoperto, assumono, singolarmente o collegialmente decisioni e deliberazioni relative alla gestione della società ed al relativo governo e i Sottoposti che a qualunque titolo collaborino in tali attività, sono tenuti alla seguente condotta:
· rigorosa osservanza delle norme di legge, dello Statuto Sociale e delle eventuali normative interne relative al funzionamento degli organi sociali (in particolare dell’assemblea);
· correttezza, liceità ed integrità, rispetto dei principi normativi e delle regole procedurali interne nella formazione e nel trattamento dei dati, dei documenti contabili e del bilancio del CSC e nella sua rappresentazione all’esterno anche ai fini di garantire i diritti dei Soci;
· rispetto dei principi di lealtà, correttezza, collaborazione e trasparenza nelle attività e nelle relazioni con le funzioni di controllo e di revisione e con gli organismi di vigilanza;
· applicazione dei principi della riservatezza, della correttezza, della trasparenza, della chiarezza, della veridicità e della completezza nelle attività afferenti la circolazione e la diffusione di notizie che riguardano il CSC, sia all’interno che
all’esterno;
· chiarezza, veridicità e conformità alle politiche e ai programmi aziendali delle comunicazioni rivolte all’esterno, riservando i rapporti con gli organi di informazione alle funzioni aziendali preposte.
3.3 Condotta nella gestione della moneta ed altri valori
Tutti i Destinatari del Codice Etico che operano per conto del Centro sono tenuti, nel trattamento di valori di qualsiasi natura (in particolare banconote, monete e valori di bollo aventi corso legale nello stato e all’estero o materiali usati per la fabbricazione di questi), alla seguente condotta:
· immediato ritiro dalla circolazione di valori di accertata o sospetta falsità e conseguente segnalazione agli organi e funzioni competenti;
· rispetto della specifica normativa aziendale sull’attività connessa alla gestione della moneta e dei valori;
· rispetto della legge e dei regolamenti emessi dalle autorità competenti ed in particolare della normativa antiriciclaggio, con onestà, integrità, correttezza e buona fede.
3.4 Condotta nella prevenzione della ricettazione, del riciclaggio e dell’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
Tutti i Destinatari del Codice Etico che operano per conto del Centro sono tenuti ad esercitare la propria attività nel pieno rispetto della normativa antiriciclaggio valutando sotto il profilo della correttezza e della trasparenza le operazioni compiute dalla clientela e operando in materia tale da evitare qualsiasi implicazione in operazioni idonee, anche potenzialmente, a
favorire la ricettazione, il riciclaggio e l’impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e agendo nel pieno rispetto della normativa antiriciclaggio primaria e secondaria e delle procedure interne di controllo.
3.5 Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
Il CSC Centro Servizi Impresa, consapevole dell’importanza di garantire le migliori condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, si impegna a promuovere e diffondere tra i propri dipendenti comportamenti responsabili, mettendo in atto le necessarie azioni preventive, al fine di preservare la salute, la sicurezza e l’incolumità di tutto il personale.
La “cultura” della salute e sicurezza viene diffusa, attraverso momenti formativi e di comunicazione, e si realizza mediante un continuo monitoraggio della sicurezza delle strutture aziendali e infine effettuando un’analitica valutazione dei rischi e delle risorse da proteggere.
Tutti i Destinatari del Codice Etico che operano per conto del Centro sono tenuti ad osservare la normativa interna in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
3.6 Regole di condotta idonee a prevenire delitti informatici
Il Centro – consapevole dell’importanza di contribuire a garantire la riservatezza dei dati, intesa come la protezione delle informazioni da accessi non autorizzati o da intercettazioni attive o passive, ovvero l’integrità degli stessi, intesa come salvaguardia della loro esattezza, e la disponibilità – si impegna a promuovere e diffondere tra i propri collaboratori e dipendenti comportamenti corretti, al fine di scongiurare la falsità in documenti pubblici o privati e gli accessi abusivi con finalità di danneggiamento a dati e sistemi informatici o telematici.
Tutti i Destinatari del Codice Etico che operano per conto del Centro sono tenuti a non porre in essere comportamenti che possano cagionare danni a dati e sistemi informatici e telematici e a rispettare le normative atte a prevenire o reprimere la commissione di delitti informatici.
3.7 Regole di condotta idonee a prevenire i delitti in materia di violazione del diritto d’autore
Il CSC – consapevole degli obblighi derivanti dalle disposizioni sul diritto d’autore di cui alla legge n. 633/1941 – si impegna a promuovere il rigoroso rispetto di detta normativa tra i propri collaboratori e dipendenti.
In particolare il Centro ha definito specifiche regole in materia di licenze.
Tutti i Destinatari del Codice Etico che operano per conto del Centro sono tenuti a porre in essere comportamenti rispettosi della normativa in materia di diritto d’autore.

4 Diffusione e aggiornamento del Codice Etico
Al fine di assicurare la comprensione e la conoscenza del Codice Etico da parte di tutti i destinatari è necessario che lo stesso sia intelligibile e chiaro, nei confronti di terzi (clienti, fornitori ecc.), attraverso idonee modalità di diffusione.
Il Codice Etico deve essere sottoposto periodicamente a revisione ed aggiornato ed eventualmente ampliato sia con riferimento alle novità legislative (ad es. ampliamento delle ipotesi di reato a fondamento della responsabilità amministrativa dell’ente), sia per effetto delle vicende modificative dell’ente e della sua organizzazione interna.

5 Sanzioni
La violazione delle misure indicate nel presente Codice Etico costituisce un inadempimento contrattuale censurabile sotto il profilo disciplinare ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dei lavoratori (legge 20 maggio 1970 n. 300) e determina l’applicazione delle sanzioni previste dal vigente Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori e dal Regolamento Disciplinare Aziendale.